EDUCAZIONE INNOVATIVA: IL “METODO KAINÓS©” E L’EUROPA

IL METODO KAINOS

PER UN’EDUCAZIONE INNOVATIVA

 

«Un Metodo per “imparare ad imparare”»

 

 

di Elisa Pedini

 

La Kainós Academy®, attraverso il Metodo Kainós©, basato sul Teatro e applicato all’insegnamento di tutte le materie, rappresenta la realizzazione, attiva e fattiva, d’una volontà europea di fornire un’educazione potente e innovativa, che formi l’individuo nella sua magnifica totalità e complessità.

In Europa, esistono numerose scuole che utilizzano un metodo similare, ma, in Italia, la Kainós Academy® è una novità assoluta.

La volontà d’adottare un’educazione innovativa in tutti i paesi europei, si concretizzò, già nel 2006, con la “RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO” del 18 dicembre (2006/962/CE), relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente .

In questo documento l’EU definisce «le nuove competenze di base da assicurare lungo l’apprendimento permanente». I paesi membri hanno sottoscritto gli obiettivi, chiari e concreti, dei sistemi di formazione e istruzione europei. «Tali obiettivi comprendono lo sviluppo di abilità (…) per promuovere l’apprendimento delle lingue, sviluppare l’imprenditorialità e rispondere all’esigenza generalizzata di accrescere la dimensione europea nell’istruzione».

Con un’attenzione particolare all’occupazione, il documento ribadisce «la necessità di mettere le persone in grado di adattarsi al cambiamento, l’importanza di integrare le persone nel mercato del lavoro e il ruolo chiave dell’apprendimento permanente», per realizzare un miglioramento dei livelli europei di riferimento che comprendono «la capacità di lettura, la dispersione scolastica, il completamento dell’istruzione secondaria superiore e la partecipazione degli adulti all’apprendimento permanente e sono strettamente correlati con lo sviluppo di competenze chiave».

L’istruzione come mezzo di conservazione e rinnovamento «del contesto culturale comune nella società», nonché come mezzo d’apprendimento «di valori sociali e civici essenziali quali la cittadinanza, l’uguaglianza, la tolleranza e il rispetto e la sua particolare importanza in un momento in cui tutti gli Stati membri si trovano innanzi al problema di come affrontare la crescente diversità socioculturale».

Educazione innovativa, dunque, intesa come la modernità nella continuità.

I principi che hanno guidato i processi d’insegnamento e apprendimento non sono sovvertiti. La “didattica innovativa” va intesa come una riscoperta dei fondamentali principi dell’educazione e non come una “rottura” con essi. L’educazione innovativa” coinvolge contemporaneamente creatività, logica, relazioni sociali e nozioni e in questo modo, non toglie nulla alla normale formazione accademica, al contrario, aggiunge competenze formative molto importanti. L’apprendimento ne esce esaltato.

Inoltre, nel caso specifico del Metodo Kainós©, va sottolineato che, il Teatro nasce con finalità educative, dunque, esso non rappresenta uno stravolgimento dei canoni, ma una riappropriazione delle proprie radici e della propria storicità, calandoli all’interno della contemporaneità.

Il Metodo Kainós©, mira a un apprendimento che coinvolge tutte le abilità umane. Il cervello controlla tutte le funzioni fisiche e mentali, sia volontarie che involontarie. Quando una persona smette di praticare unabilità o un’attività, le reti neuronali coinvolte cadono in disuso, fino a scomparire. Il modo migliore per mantenere attive le proprie potenzialità e incrementarle, è tenere il cervello in allenamento costante. Ciò significa usarne tutte le potenzialità, fornendogli tutti i migliori strumenti per poterle sviluppare al massimo e controllarle in modo naturale, ovvero, rendendole consapevoli, abituali, familiari.

In più, è interessante notare che, il succitato documento, si rivolge non solo alle strutture preposte all’istruzione, ma anche alle aziende, poiché l’educazione e la formazione sono intese come un aspetto fondamentale della vita d’una persona.

Infatti, il documento sottolinea, da un lato, l’importante ruolo dell’istruzione ai fini del rafforzamento della coesione sociale e della capacità delle persone d’accedere al mondo del lavoro e di rimanervi; dall’altro, «ribadisce la necessità che le imprese adattino le loro strutture più rapidamente per poter rimanere competitive». La capacità delle aziende di identificare competenze, di mobilitarle, di riconoscerle e di incoraggiarne lo sviluppo tra tutti i lavoratori rappresenta la base per restare nel mercato. L’accresciuto lavoro di squadra, l’appiattimento delle gerarchie, la maggiore responsabilizzazione e una crescente necessità di mansioni polivalenti portano all’esigenza che i sistemi di istruzione e formazione rispondano alle nuove esigenze occupazionali e di “competenze chiave”.

Ciò significa fornire un “Metodo” al fine di sviluppare le “competenze chiave” a un livello tale che prepari le persone alla Vita e costituisca la base per una crescita costante, sia personale che lavorativa.

Al fine di chiarire l’oggetto della Raccomandazione, bisogna definire le “competenze chiave”: cioè, caratteristiche «di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione». L’EU individua 8 “competenze chiave”. Esistono tematiche comuni a tutte, perché considerate fondamentali: «pensiero critico, creatività, iniziativa, capacità di risolvere i problemi, valutazione del rischio, assunzione di decisioni e capacità di gestione costruttiva dei sentimenti».

Per spiegare, è sufficiente sottolineare la competenza chiave n. 5, estremamente significativa ed esplicativa: «imparare a imparare”, ovvero, quell’abilità di essere affamati di conoscenza, organizzando il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo e delle risorse.

Oggi, il mercato pullula d’offerte di corsi e di manuali sull’organizzazione del tempo e del lavoro, sulla creazione di mappe cognitive, sulle strategie di memorizzazione, sulla lettura veloce, sui metodi di studio, sulla motivazione; tuttavia, seppur validi, il deficit resta. Perché? Perché manca la visione globale della persona.

Per utilizzare e incrementare le principali funzioni cognitive del cervello umano, bisogna conoscerle appieno e padroneggiarle. In altre parole: duro lavoro e Metodo.

“Imparare a imparare”, dunque, significa incamerare non solo nozioni, ma soprattutto un “Metodo” di vita, un “modo di essere”.

Il Metodo Kainós© ottiene esattamente questo. Rendendo viva la materia di studio, si fa appello all’esperienza diretta e quotidiana ponendo i discenti in situazioni realistiche.

Questo, permette di sviluppare: la soluzione creativa dei problemi, la capacità d’attesa, ovvero il pensiero analitico e strategico, l’analisi rapida delle situazioni e la conseguente verifica e riprogettazione, la produzione d’idee, la comprensione dei punti di vista, la capacità d’ascolto.

Risultati ottenuti attraverso i più potenti carburanti motivazionali: il coinvolgimento, il divertimento e la sfida.

Infine, l‘Europa ha ribadito il suo intento, sostenendo e finanziando dei progetti, volti alla sensibilizzazione verso un’educazione innovativa, individuando nel Teatro e nel suo utilizzo, il miglior mezzo didattico. Mi riferisco al Progetto PLA.LE del 2013, basato, esclusivamente, sull’uso del Teatro come mezzo d’insegnamento, con particolare riguardo alle lingue straniere. Sto intervistando i paesi coinvolti, perché possano raccontare la loro esperienza. Troverete le interviste negli approfondimenti.

 

 

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«EDUCAZIONE INNOVATIVA – APPROFONDIMENTO: PLA.LE. (Italia)»

 

 

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