IO CHE NON VIVO: Recensione

IO CHE NON VIVO

 

Recensione

 

Un corto che è emozione pura

in una manciata di minuti

 

 

 

di Elisa Pedini

 

 

Io che non vivo, presentato fuori concorso ad Alice nella Città, sezione Onde Corte, è un cortometraggio scritto, diretto e interpretato da Cristina Puccinelli.

"Kainós® Magazine - Recensione  a Io che non vivo - Foto di Cristina Puccinelli"
Cristina Puccinelli nel ruolo di Viviana – Ph by Jacopo Calabro per gentile concessione US Alice nella Città

Una manciata di minuti di forte impatto in cui lo spettatore viene trascinato dentro la vita di Viviana, 40 anni e una vita che non è andata come avrebbe voluto lei.

Una finestra che si apre, delicata e improvvisa, nella vita di una persona per permettere al pubblico di guardarci dentro, per poi richiudersi, con la stessa delicatezza ; ma, nel mezzo, le emozioni hanno travolto e colpito al cuore.

Viviana è scontenta, irrealizzata, senza pace.

Inoltre, capiamo da subito che sua mamma non stia esattamente bene, da una doppia telefonata alla figlia che la donna camuffa sostenendo d’aver sbagliato numero.

"Kainós® Magazine - Recensione  a Io che non vivo - Foto di Betty Pedrazzi"
Betty Pedrazzi nel ruolo della madre di Viviana – Ph by Jacopo Calabro per gentile concessione US Alice nella Città

Magistralmente interpretata da Betty Pedrazzi, questa anziana madre buca lo schermo, portando lo spettatore dentro alla sua realtà, fragile e tenerissima.

Intanto, la vita della figlia scorre nella sofferenza e l’unico momento di serenità lo prova in sogno, mentre canta con tutti i parenti, morti e vivi. Soprattutto, una lei bambina che sorridente, sognava un futuro ben diverso.

In realtà, Viviana sarebbe un’attrice, lavoro che ama; ma, purtroppo, si ritrova a lavorare con un’autrice che definire improbabile, è fin troppo delicato.

Molto forte il dialogo madre e figlia mentre guardano le foto e tutto il dramma si concentra in quel : «Ho paura» quasi sussurrato, mentre il mondo piano, piano, si sbriciola e si spegne.

"Kainós® Magazine - Recensione  a Io che non vivo - Cristina Puccinelli e Betty Pedrazzi danzano insieme"
Ph by Jacopo Calabro per gentile concessione US Alice nella Città

Tuttavia, è proprio nella forza del loro legame ancestrale che le due donne trovano, o ritrovano, la forza d’una disperata leggerezza, d’una dimensione nuova.

Forse, è proprio a causa di questa forza, che Viviana deve trovare per sua mamma, che la spingerà, forse, a trovare, finalmente, anche la determinazione di correggere e abbandonare quello che non va nella sua vita.

Io che non vivo, nei suoi venti minuti circa, riesce ad essere una produzione solida e convincente che tocca l’anima nel profondo.

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *