IO CHE NON VIVO: Recensione
IO CHE NON VIVO
Recensione
Un corto che è emozione pura
in una manciata di minuti
di Elisa Pedini
Io che non vivo, presentato fuori concorso ad Alice nella Città, sezione Onde Corte, è un cortometraggio scritto, diretto e interpretato da Cristina Puccinelli.

Una manciata di minuti di forte impatto in cui lo spettatore viene trascinato dentro la vita di Viviana, 40 anni e una vita che non è andata come avrebbe voluto lei.
Una finestra che si apre, delicata e improvvisa, nella vita di una persona per permettere al pubblico di guardarci dentro, per poi richiudersi, con la stessa delicatezza ; ma, nel mezzo, le emozioni hanno travolto e colpito al cuore.
Viviana è scontenta, irrealizzata, senza pace.
Inoltre, capiamo da subito che sua mamma non stia esattamente bene, da una doppia telefonata alla figlia che la donna camuffa sostenendo d’aver sbagliato numero.

Magistralmente interpretata da Betty Pedrazzi, questa anziana madre buca lo schermo, portando lo spettatore dentro alla sua realtà, fragile e tenerissima.
Intanto, la vita della figlia scorre nella sofferenza e l’unico momento di serenità lo prova in sogno, mentre canta con tutti i parenti, morti e vivi. Soprattutto, una lei bambina che sorridente, sognava un futuro ben diverso.
In realtà, Viviana sarebbe un’attrice, lavoro che ama; ma, purtroppo, si ritrova a lavorare con un’autrice che definire improbabile, è fin troppo delicato.
Molto forte il dialogo madre e figlia mentre guardano le foto e tutto il dramma si concentra in quel : «Ho paura» quasi sussurrato, mentre il mondo piano, piano, si sbriciola e si spegne.

Tuttavia, è proprio nella forza del loro legame ancestrale che le due donne trovano, o ritrovano, la forza d’una disperata leggerezza, d’una dimensione nuova.
Forse, è proprio a causa di questa forza, che Viviana deve trovare per sua mamma, che la spingerà, forse, a trovare, finalmente, anche la determinazione di correggere e abbandonare quello che non va nella sua vita.
Io che non vivo, nei suoi venti minuti circa, riesce ad essere una produzione solida e convincente che tocca l’anima nel profondo.