NOTIZIE DALL’EUROPA: ACQUA POTABILE PIÙ SICURA

Redazione Kainós Magazine: COMUNICATO STAMPA Commissione Europea

 

 

Acqua potabile ancora più sicura per tutti gli europei

 

La Commissione ha rivisto la normativa europea che migliorerà la qualità e l’accesso all’acqua potabile, fornendo inoltre migliori informazioni ai cittadini.

Il diritto di accedere a servizi essenziali di qualità, compresa l’acqua, è uno dei principi del pilastro europeo dei diritti sociali approvato all’unanimità dai capi di Stato o di governo al vertice di Göteborg.

La proposta legislativa del primo febbraio, si propone di garantire questo diritto, fornendo così una risposta all’iniziativa “Right2Water” – la prima delle iniziative dei cittadini europei conclusasi con successo – che ha raccolto 1,6 milioni di firme. a sostegno di un migliore accesso all’acqua potabile per tutti i cittadini europei.

Inoltre, per permettere ai consumatori di disporre di maggiori strumenti, la proposta assicura che i fornitori comunichino loro informazioni più chiare: sul consumo idrico, sulla struttura dei costi e sul prezzo al litro per consentire un confronto con il prezzo dell’acqua in bottiglia. In questo modo, essa contribuisce sia all’obiettivo ambientale di ridurre l’uso superfluo della plastica e limitare l’impronta di carbonio dell’UE, sia a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile.

In sede d’incontro, il primo Vicepresidente Frans Timmermans ha dichiarato:

«I cittadini hanno fatto sentire la propria voce con forza e chiarezza attraverso l’iniziativa dei cittadini europei, chiedendo di avere accesso garantito all’acqua potabile. Abbiamo ascoltato e risposto al loro appello, effettuando un’analisi approfondita della legislazione vigente. Oggi proponiamo quindi di aggiornare il diritto dell’UE, migliorando la qualità dell’acqua potabile e agevolando l’accesso dei cittadini laddove cioè è più importante. Insieme possiamo e dobbiamo tutelare la salute e la sicurezza dei nostri cittadini».

Altresì, Jyrki Katainen, Vicepresidente della Commissione europea, responsabile per la crescita, l’occupazione, gli investimenti e la competitività, ha affermato:

«Questa proposta ci permette di facilitare il passaggio a un’economia circolare, aiutando gli Stati membri a gestire l’acqua potabile in modo efficiente sotto il profilo delle risorse. Essa comporta riduzioni sia nell’uso dell’energia sia nelle perdite d’acqua evitabili. Grazie a una maggiore trasparenza, la proposta consentirà anche di responsabilizzare i consumatori e spingerli verso scelte più sostenibili – come l’uso dell’acqua di rubinetto».

La maggior parte delle persone che vivono nell’UE beneficiano di un ottimo accesso ad acqua potabile di alta qualità, perché, da lungo tempo, la normativa dell’UE protegge i cittadini europei, garantendo loro questo diritto.

La Commissione vuole far sì che questa alta qualità sia preservata, sempre.

Oggi, le norme che la Commissione propone d’aggiornare sono volte a un ulteriore miglioreranno di qualità e sicurezza, aggiungendo sostanze nuove ed emergenti all’elenco dei criteri d’analisi (ad esempio legionella e clorati). Tali integrazioni tengono conto delle conoscenze scientifiche più recenti e delle raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità.

Le nuove norme obbligheranno gli Stati membri a migliorare l’accesso a questo prezioso bene, per tutti i cittadini e in particolare, per i gruppi più vulnerabili e marginali che, attualmente, hanno difficoltà ad accedervi.

In pratica, ciò significa: creare attrezzature per l’accesso all’acqua potabile in spazi pubblici, lanciare campagne per informare i cittadini circa la qualità dell’acqua a loro accessibile e incoraggiare le amministrazioni e gli edifici pubblici a fornirne l’accesso.

Inoltre, un altro importante cambiamento nella legislazione consentirà al pubblico di accedere — anche online — con facilità e semplicità a informazioni circa la qualità e l’approvvigionamento dell’acqua che giunge nelle loro case, nella zona in cui vivono.

In più, ridurre il consumo di acqua in bottiglia può aiutare le famiglie in Europa a risparmiare più di 600 milioni di euro l’anno.

Grazie a una maggiore fiducia nell’acqua di rubinetto, i cittadini possono contribuire a ridurre i rifiuti di plastica provenienti dalle bottiglie.

In particolare, le bottiglie di plastica sono uno dei più comuni prodotti monouso rinvenuti sulle spiagge europee.

Oltre a tutto, una migliore e oculata gestione dell’acqua potabile, da parte degli Stati membri, eviterà sprechi e contribuirà a diminuire l’impronta di CO2.

Quindi, la proposta apporterà un contributo significativo al raggiungimento degli obiettivi 2030 di sviluppo sostenibile e degli obiettivi dell’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.

Parallelamente, la Commissione intende, anche, accelerare il lavoro di normazione per garantire che i prodotti da costruzione, utilizzati nel settore idrico, in tutto il mercato interno dell’UE, come tubazioni e serbatoi, non risultino inquinanti o dannosi.

 

 

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