LA TRAVIATA APRE LA STAGIONE ARENIANA 2019

LA TRAVIATA

 

RECENSIONE ALLA PRIMA

 

 

INAUGURATO UFFICIALMENTE IERI SERA

IL 97° OPERA FESTIVAL DELL’ARENA DI VERONA

CON LA TRAVIATA DI GIUSEPPE VERDI

NELL’ALLESTIMENTO DI FRANCO ZEFFIRELLI

 

 

IL SOGNO DI FRANCO DIVENTA LA REALTÀ DEL PUBBLICO ARENIANO

 

 

di Elisa Pedini

 

 

Successo grandissimo ieri, 21 giugno, per la serata inaugurale della stagione sinfonica areniana 2019. In scena La Traviata di Giuseppe Verdi nell’allestimento del Maestro Zeffirelli, da poco scomparso.

A presenziare, anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – Ph by Ennevi

Inoltre, erano presenti : la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, il ministro per i Beni e le attività culturali, Alberto Bonisoli, il ministro dell’Economia Giovanni Tria e il ministro del Turismo Gian Marco Centinaio.

Lo spettacolo, in mondovisione su Rai Uno è stato aperto da un doveroso tributo a Franco Zeffirelli, con un video che ha riassunto e ripercorso la sua quarantennale “storia d’amore” con l’Arena di Verona. Sì, perché, il legame profondo tra Franco e l’Arena poteva solo portare il nome d’amore.

A seguire, un emozionante Inno di Mameli, cantato dal Coro dell’Arena, con tanto di tricolore sul palco.

Indubbiamente, un’emozione profonda, resa letteralmente magica da quell’atmosfera unica che si respira nell’anfiteatro veronese.

L’Inno finisce, il Coro si apre e si dà inizio al sogno.

Sotto gli occhi attoniti e sognanti del pubblico s’apre una scenografia colossale, quale solo il grande Franco Zeffirelli poteva creare.

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Aleksandra Kurzak – Ph by Ennevi

Alle volte il destino è beffardo e l’opera s’apre proprio con un funerale.

Così, La Traviata inaugura il 97° Opera Festival dell’Arena di Verona e dona il suo omaggio al grande e amato genio del Maestro fiorentino, coronandone il sogno.

Infatti, l’allestimento di cui abbiamo potuto godere, realizzato e realizzabile, solo e per, un palco come quello areniano, è stato il frutto dei sessant’anni di lavoro del Maestro sull’opera verdiana. Una scenografia ricca, dinamica e composita, a più livelli, quasi cinematografica, che ha rapito il pubblico trascinandolo, letteralmente, negli spazi di vita di Violetta Valery.

Fa male pensare che, questo ambizioso, grandioso sogno, ieri, concreto e reale, davanti a noi, il grande Zeffirelli non l’abbia potuto vedere, pur imprimendo in esso e ad esso affidando, la sua eternità.

Mi piace, relativamente alla complessità di scene e di regia, sottolineare la bravura dei tecnici dell’Arena, che, ancora una volta, si dimostrano professionisti straordinari.

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Pavel Petrov – Ph by Ennevi

In più, a completare l’ambientazione e l’atmosfera, i costumi preziosi di Maurizio Millenotti.

Dunque, è comprensibile l’estasi del pubblico, che, senza difficoltà, entra, empatizza e si cala, nella vita e nel dramma di Violetta, attorno alla di cui figura ruota l’intera vicenda.

Fra scintillii barocchi e dettagli preziosi sulla scena, si dipanano nell’aria i ricercati suoni e le vibranti sfumature, tipici della direzione del Maestro Oren.

Di pregio l’interpretazione del soprano Aleksandra Kurzak, nel ruolo di Violetta. Infatti, con i suoi carisma e personale, decisamente attoriali sulla scena e con la sua voce, leggera ma ricca di pregiati colori e dal timbro nitido, seduce e incanta il pubblico areniano. Lievi incertezze non ne diminuiscono il valore e il pubblico, giustamente, la osanna.

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Leo Nucci – Ph by Ennevi

Altresì, risulta convincente il tenore Pavel Petrov, esordiente sul palco dell’Arena nei panni di Alfredo Germont.

Infine, lui, Leo Nucci, istrionico mattatore del palco areniano, che ci regala un Giorgio Germont, padre di Alfredo, carico di pathos paterno e di realismo.

Al termine, tutti sul palco per i saluti. Le luci si accendono.

Tuttavia,il pubblico è in tripudio, in piedi e non accenna ad andarsene.

A mio avviso, non poteva esistere miglior conclusione per una serata incantevole, o meglio, per un sogno, nonché più prezioso omaggio a Franco Zeffirelli, che un’ininterrotta standing ovation, con i bis decisi e concessi sull’immediato dai cantanti e col Maestro Oren che dirige l’orchestra direttamente dal palco.

Concludendo, voglio ricordare che le repliche de La Traviata saranno ben undici. A interpretare Violetta Valéry si alterneranno: Aleksandra Kurzak, Lisette Oropesa, Lana Kos e Irina Lungu. Nel ruolo di Alfredo Germont, avremo: Pavel Petrov, quindi Raffaele Abete e Stephen Costello. Nei panni di Giorgio Germont s’avvicenderanno: Leo Nucci, eccezionalmente solo per le prime recite, poi, Simone Piazzola, Amartuvshin Enkhbat e Badral Chuluunbaatar.

 

 

Galleria per gentile concessione di Ennevi:

 

 

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