MOSTRA: GIUSEPPE UNCINI / TERMOLI 2019

INAUGURA DOMANI

LA MOSTRA:

GIUSEPPE UNCINI / TERMOLI 2019

 

 

PRESSO: MACTE – MUSEO DI ARTE CONTEMPORANEA DI TERMOLI

Via Giappone, Termoli (CB)

 

 

di Edoardo Benvenuti

 

 

Inaugura domani, sabato 12 ottobre, la mostra Giuseppe Uncini / Termoli 2019.

L’esposizione è curata da Arianna Rosica e Gianluca Riccio.

La rassegna è organizzata in occasione XV Giornata del Contemporaneo, promossa da AMACI.

Inoltre, è ospitata in un’ambientazione unica e straordinaria qual è il MACTE – Museo di Arte contemporanea di Termoli, che partecipa per la prima volta.

Infatti, il Museo molisano, è stato inaugurato lo scorso aprile e offrirà ad appassionati e curiosi un’occasione grandiosa.

Da una lato quella di vedere l’edificio dell’ex mercato ittico, oggi, riconvertito a spazio espositivo e luogo di cultura.

Dall’altro, l’opportunità d’approfondire la storia del Premio Termoli e del suo importante patrimonio, oggi restituito alla città.

Tale Premio fu istituito nel 1955 e il MACTE, al momento della sua apertura, ha avviato un progetto di riscoperta e rilettura scientifica delle oltre 470 opere appartenenti al patrimonio del Premio Termoli.

Qui, Giuseppe Uncini / Termoli 2019, resterà aperta al pubblico fino al 12 gennaio 2020,

Essa si configura come la prima di una serie di esposizioni personali dedicate ai principali esponenti della ricerca artistica italiana, che, nel corso del tempo, hanno partecipato al Premio.

A tal riguardo, l’obiettivo che il MACTE intende perseguire a partire dalla mostra Giuseppe Uncini / Termoli 2019 è quello di valorizzare la storia del Premio Termoli.

Infatti, la volontà è  quella di rendere la Collezione Permanente del Museo un luogo e punto di partenza per un dialogo e un confronto tra artisti di diverse generazioni.

A tal riguardo, il programma espositivo affianca ad artisti contemporanei i maestri dell’arte italiana degli anni Sessanta e Settanta.

Giuseppe Uncini / Termoli 2019 è un’esposizione di undici opere, appositamente selezionate dai curatori di diverse dimensioni e tecniche.

Ad esempio, si va dalle grandi sculture appartenenti al ciclo degli Spazi-ferro e degli Spazi-cemento, alle inedite e originali sculture in ceramica e ferro dei primi anni Duemila.

Infatti, la mostra copre i diversi periodi della ricerca del maestro marchigiano.

Si parte dalle sperimentazioni dei primi anni Sessanta, caratterizzate dall’uso del cemento armato come elemento centrale della sua scultura.

Si procede con la parentesi pittorica connessa alla riflessione sulle strutture primarie e sull’ombra della metà degli anni Settanta.

Per giungere, sino alle soluzioni più mature degli anni a cavallo tra Novanta e Duemila.

Qui, rapporto con l’architettura e con lo spazio, tanto espositivo quanto ambientale, è andato definendosi come fulcro della sua produzione.

Inoltre, la mostra sarà allestita all’interno della grande sala centrale del MACTE.

Grazie a ciò, le opere saranno distribuite in un percorso espositivo circolare progettato dal designer Andrea Anastasio.

Pertanto, l’esposizione si proporrà come un percorso evocativo, attraverso opere emblematiche, dei diversi cicli di ricerca dell’artista di Fabriano.

In più, sarà in grado di restituire allo spettatore tutta la duttilità creativa di Uncini assieme alla sua capacità di adottare, all’interno di una continuità formale e poetica, soluzioni linguistiche e materiali continuamente differenti.

Infine, sottolineo, che in occasione dell’inaugurazione di domani, il Museo aprirà, eccezionalmente e gratuitamente, i suoi spazi con orario prolungato dalle ore 11:00 alle ore 22:00.

 

 

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