Presentazione 98° Opera Festival all’Arena di Verona

PRESENTATO IL 98° OPERA FESTIVAL

ALL’ARENA DI VERONA

 

 

VALORE ARTISTICO DI PREGIO, PRODUZIONI IMPORTANTI E VASTA VARIETÀ IN CARTELLONE

 

 

 

di Elisa Pedini

 

 

 

Presentato alla stampa il 98° Opera Festival all’Arena di Verona. Un cartellone straordinario di alto pregio sia artistico che di produzione che promette tre mesi da sogno per gli amanti della lirica e della cultura.

Mi piace insistere su quest’ultimo aspetto, perché dire Arena di Verona, non significa solo valore artistico di altissimo livello; ma anche patrimonio culturale italiano unico al mondo.

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Ci parla di numeri il sindaco di Verona, Federico Sboarina:

«(…) Verona è prima in Italia per vendita di biglietti per spettacoli e l’Arena gioca il ruolo del leone (…)».

Infatti, solo l’Opera Festival dell’Arena rappresenta il 20% di biglietti d’opera venduti su territorio nazionale.

Inoltre, nel 2019, ha incrementato l’affluenza di pubblico del 10% e qui, senza dubbio, ha inciso l’indefesso lavoro di Cecilia Gasdia, Sovrintendente e Direttore Artistico di Fondazione Arena, che, con le sue profondissime cultura e preparazione e soprattutto, col suo animo coraggioso, ha saputo imprimere la giusta spinta, la necessaria grinta e nuova linfa vitale all’Arena, che, com’è noto, ha passato anni bui.

Certamente, un gran lavoro di squadra di altrettanti grandi professionisti, a partire dai tecnici, la di cui maestria strappò un sincero applauso del pubblico durante la serata inaugurale di anno scorso, come, giustamente, ricorda Federico Sboarina in conferenza stampa.

Così, Cecilia Gasdia c’illustra il 98° Festival:

«(…) un grande lavoro di squadra (…). Ancor più degli anni passati abbiamo puntato sulla preziosità delle scelte artistiche (…).

Sei repliche di Traviata e cinque Violette impersonate dai più grandi soprano (…).

Cavalleria Rusticana e Pagliacci andranno in scena in un nuovo allestimento per la regia di Muccino (…).

Cinque grandi eventi: Jonas Kaufmann, che ha accettato a cinquant’anni di fare questo galà (…) e dopo otto anni riporterà Wagner (…).

In più, torna Domingo, che l’anno scorso ha festeggiato i cinquant’anni di Arena e quest’anno inizia i suoi secondi cinquanta (…).

Inoltre, un omaggio a Beethoven, messo, letteralmente, in scena e diretto da Ezio Bosso (…)».

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In conferenza, presente il giovane Diego Matheuz, che debutta sul podio areniano nella direzione di Cavalleria Rusticana e Pagliacci per il mese di giugno e che si definisce «felicissimo di debuttare in Arena (…) una grande opportunità per un giovane direttore del Venezuela (…)».

Ugualmente entusiasta è il tenore Murat Karahan, alla sua IV stagione in Arena e che interpreterà Turiddu il 13 e il 19 giugno:

«È la mia IV stagione in Arena ed è bellissimo perché è il più antico Festival di lirica ed è un onore calcare quel palco che di grandissimi artisti mondiali come Pavarotti e Domingo (…). L’Arena è diversa da tutti gli altri teatri del mondo (…)».

Altrettanto soddisfatto è il tenore Vittorio Grigolo che “debutta” anche lui, non certamente sul palco areniano, ma nel ruolo di Canio in Pagliacci per il mese di giugno e infatti, così s’esprime:

«(…) È un’opera che aspettavo da tempoe riconoscermi in questo personaggio è un’esperienza bellissima (…)».

Infine, lei, un mito per me e un’emozione unica poterla, finalmente, incontrare di persona.

Si dice che nella vita, oltre alla passione, si debba avere un riferimento, un esempio da emulare e che ti guidi.

Nella musica e per la musica, il mio, era lei. Oggi, l’ho conosciuta e ho realizzato un sogno.

Sto parlando della divina Katia Ricciarelli, veterana dell’Arena dal suo debutto ne’ Il Trovatore del ’78 e che sarà Mamma Lucia in Cavalleria Rusticana, per le serate di giugno:

«(…) Ho sempre sognato di fare Cavalleria Rusticana, poi, una cosa e l’altra (…) e non l’ho mai fatto. (…) Ho accettato. (…) È una produzione molto cinematografica (…) È un ritorno a casa (…)».

In conclusione, ancor più grande aspettativa quest’anno per il 98° Opera Festival all’Arena di Verona, che si preannuncia colossale e di cui, come sempre, vi darò le recensioni.

 

 

 

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