LA CALIFORNIA: recensione al film

LA CALIFORNIA

 

RECENSIONE AL FILM

 

UN FILM CHE È COME LA VITA: POTENTE E LOFFIA, VINCENTE E PERDENTE, ONESTA E CORROTTA.

DA NON PERDERE.

 

IN SALA DA DOMANI 24 NOVEMBRE 2022

 

 

 

di Elisa Pedini

 

 

La California co-produzione Italia-Cile in sala da domani 24 novembre 2022 con Officine UBU è stato presentato è stato presentato nella sezione Freestyle alla 17a edizione della Festa del Cinema di Roma.

"Kainós® Magazine_ La California _recensione al film_Silvia e Giulia Provvedi"
Silvia e Giulia Provvedi, Ester e Alice nel film – Ph per gentile concessione US Officine UBU

Per la regia di Cinzia Bomoll, che torna al lungometraggio dopo un decennio, La California è un film molto convincente e ben strutturato. Decisamente, da vedere.

La sceneggiatura scritta dalla regista con Piera degli Esposti e Christian Poli, risulta solida, compatta e trova nell’espediente della coralità il modo di spiegare e far inferire argomenti altrimenti rigidi e duri, tanto da comprendere quanto da accettare.

Al contrario, quel senso di levità e di pesantezza, tipico della vita quotidiana, viene magistralmente ricreato e mantenuto consentendo di mettere su celluloide il fluire della vita stessa in modo molto naturale e intelligente.

Qui, mi piace indulgere sulla compianta Piera degli Esposti, cui il film è dedicato, voce narrante extradiegetica, che introduce, accoglie, spiega.

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Lodo Guenzi, Yuri Punk nel film – Ph per gentile concessione US Officine UBU

Esattamente, una presenza, non-presenza magistralmente evocata sullo schermo da una ineffabile figura in voile nero, che come una «Saetta» appare e scompare e il richiamo vi sarà chiaro dopo aver visto il film.

Indubbiamente, ho trovato l’idea geniale, oltre che di forte sostegno alla narrazione.

La California è un film che vibra al suono della vita, con forti contrapposizioni di carattere, proprio come lo scorrere della vita.

Un film solare, potente, coinvolgente, che porta in sé tutta la luce dell’adolescenza, ma anche la sua oscurità.

Oltre alle risate e alle botte di vita divertenti come solo certe battute emiliane sanno essere, ma anche tutto il carico di cinismo e nichilismo che le sottendono.

Esattamente, un film che mostra il pulsante battere della vita semplice, ma vera, ma anche il patetico della fragilità umana e il cupo della sua bruttezza.

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Nina Zilli, Lucia nel film – Ph per gentile concessione US Officine UBU

Ecco, La California è un film corale, d’un’intera società, che ci parla della vita e della sua eterna essenza duale: generosa e tirchia, travolgente e loffia, vincente e perdente, onesta e corrotta e nulla poteva incarnare meglio tutto questo che mettere due gemelle adolescenti sullo schermo.

Inoltre, mentre in primo piano scorre la quotidianità, la storia di tutti i giorni, sullo sfondo scorre, invece, lei, la Storia e tutti gli avvenimenti che occorsero tra gli anni ‘80 e ‘90, periodo in cui il film è ambientato.

Anche questo, aspetto realistico molto apprezzabile e sempre gestito con estrema levità.

Di nuovo, mi piace insistere su questa sensazione di “scorrere della vita”, così com’è, dritta o storta che sia, quella è: vita, niente di più, niente di meno.

Infatti, parliamo della vita di due ragazzine, che, in una piccola frazione d’un paesino sperduto del modenese, la California appunto, corrisponde un po’ alla vita dell’intero nucleo sociale.

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Andrea Roncato, Nonno Tuono nel film – Ph per gentile concessione US Officine UBU

Ester e Alice sono gemelle perfettamente identiche nell’aspetto, legatissime, complementari per certi versi, opposte per altri.

Il fulcro della storia le vede adolescenti con tutte le conseguenze e le contraddizioni del caso.

Il contesto sociale gioca un ruolo importante e non solo per tratteggiare e caratterizzare, ma anche per inquadrare un certo tipo di realtà.

I piccoli posti, dove ci si conosce tutti e dove apparentemente nulla accade, sono proprio quelli dove spesso si consumano le violenze peggiori e dove il malaffare parrebbe fare un po’ il bello e il cattivo tempo come vuole.

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Stefano Pesce, Gualtiero detto “Malagoli” nel film – Ph per gentile concessione US Officine UBU

Tuttavia, esiste anche l’altra faccia della medaglia in tutto questo: ovvero, in un posto così piccolo, è difficile avere segreti, soprattutto quelli relativi a fatti gravi, pesanti.

Quindi, è proprio all’interno del silenzio della coscienza sociale che sa come stanno i fatti che i colpevoli non possono scamparla, nemmeno contraffacendoli in tutti i modi, quei fatti e si giunge alla resa dei conti.

In più, tecnicamente La California si mostra un prodotto di pregio, con una fotografia curata e sapienti inquadrature in soggettiva che potenziano la mimesis con i personaggi.

Inoltre, l’introspezione psicologica dei personaggi, alcuni lasciati a livello di carattere, com’è giusto in un’opera corale, ci giunge sia singolarmente che socialmente, dal dipanarsi globale dell’azione che tratteggia piuttosto che dettagliare, com’è giusto che sia o risulterebbe troppo pesante, ma rende un quadro completo e si snoda fluida, compatta e coerente.

"Kainós® Magazine_ La California _recensione al film_Alfredo Castro"
Alfredo Castro, Allende nel film – Ph per gentile concessione US Officine UBU

Infine, decisamente solida e convincente la recitazione d’un cast molto ben nutrito e che perfettamente si cala nei ruoli e nell’ambientazione.

Ne consegue che riesca, pertanto, a coinvolgere profondamente il pubblico e a calarlo esattamente in quella realtà, in quel paesino, fra quella gente.

Infatti, sono direi più che convincenti, Silvia e Giulia Provvedi (il duo Le Donatella per intenderci) al loro esordio sul grande.

Inoltre, Lodo Guenzi nel ruolo di Yuri Punk padre delle gemelle ed Eleonora Giovanardi che interpreta Palmira, la madre delle ragazze.

In più, Andrea Roncato, che interpreta Nonno Tuono, padre di Palmira e Alfredo Castro, nel ruolo di Allende.

Infine, completano il cast: Riccardo Frascari, Enrico Salimbeni, Andrea Montovoli, Lorenzo Ansaloni, Angela Baraldi, Stefano Pesce, Stefano Fregni, Vito Stefano Bicocchi, Paola Lavini e con la partecipazione straordinaria di Nina Zilli, nonché un cameo di Andrea Mingardi

 

 

 

Trailer per gentile concessione US Officine UBU:

 

 

 

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