RIFLESSI DEL GARDA FESTIVAL: serata inaugurale

Riflessi del Garda

Prima edizione

 

#baroquevibes. Symphony at Sunset

 

Recensione alla serata inaugurale

 

 

 

di Elisa Pedini

 

Ha inaugurato ieri sera il Festival Riflessi del Garda, alla sua prima edizione.

L’iniziativa che ha aperto con lo spettacolo #baroquevibes. Symphony at Sunset, è organizzata dal Fondo Niccolò Piccinni ODV e in programma dal 30 giugno all’8 luglio diffuso tra il Lido Campanello di Castelnuovo del Garda (30 giugno, 1 e 2 luglio), il Santuario della Madonna del Frassino a Peschiera del Garda (7 luglio).

Purtroppo, il maltempo ha obbligato gli organizzatori a un repentino spostamento al DIM Teatro di Castelnuovo, che su due piedi ha aperto le porte.

Ciò rende onore, non solo al Comune, ma sicuramente agli organizzatori stessi perché tutto si mostra comunque ben organizzato e fila tutto liscio.

Briosa la direzione d’orchestra del Maestro Rocco Cianciotta dell’orchestra giovanile, composta dagli studenti del triennio e biennio accademico del Conservatorio di Musica “Cesare Pollini” di Padova.

Dai pianissimo quasi sussurrati, delicati, un sospiro, agli allegri con brio il passaggio è fluido sulle note del clavicembalo che ci riporta dolce e scandito indietro di secoli, alle feste a corte e ai balli.

Attacchi per lo più puliti e precisi. Lievi incertezze e indecisioni direi che siano più che comprensibili per l’emozione d’una prima inaugurale d’una prima edizione d’un Festival.

Tuttavia, va significato che è molto raro vedere degli orchestrali giocare così con i loro strumenti, l’impressione è che si stiano proprio divertendo un mondo e credo che sia questa forte pulsione umana che rende l’impasto timbrico di questa orchestra quasi pulsante, vivente.

Del resto, il titolo dello spettacolo parla di vibrazioni e sono quelle che arrivano potenti al pubblico insieme a una musica che non poteva che essere meravigliosa data l’energia umana che la sostiene e produce.

La serata ha proposto un programma per lo più inedito e di pregio e ha permesso di godere di buona musica, oltre che apprezzare artisti che, per personalità e tocco, con certezza, costituiranno il panorama musicale di spicco italiano.

 

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